CORONAVIRUS E BAMBINI – GIORNATA LUNGA… COME GESTIRE COMPITI E ROUTINE?

 

?️ Monica Antoniolli

 

La scuola si è interrotta piuttosto improvvisamente, nel pieno dell’anno scolastico e senza grandi preavvisi, un evento così ha importanti ripercussioni su equilibri personali e familiari, la nostra rassicurante routine è un po’ saltata e questo è percepito anche dai bambini che possono viversi disorientati e poco organizzati lungo tutta la giornata.

Molte scuole hanno attivato la didattica a distanza, per gli studenti più grandi seguire le lezioni al mattino richiama una ritualità di appuntamenti “fissi” che aiutano ad organizzarsi pur in un altro modo, per i più piccoli avere dei compiti con delle scadenze è importante ma di fatto li devono organizzare a casa….come aiutarli? I consigli sono semplici:

-scegliere un ambiente per lo studio dedicato, caratterizzato con i suoi materiali e documenti;

– organizzare orari stabiliti per lo svolgimento delle attività (anche suddivisi un po’ al mattino, un po’ al pomeriggio);

pianificare suddividendo i compiti richiesti (nr. di pagine al giorno, diversificare le materie, attivare pause mirate). Considerate che un bambino di 8 anni può lavorare ad un compito per almeno 10/15 minuti poi può fare una pausa;

– accompagnate il bambino nella comprensione dell’esercizio ma poi lasciare autonomia di lavoro, riguardate insieme i compiti.

 

? by Van Tay Media @unsplash

#InMente #psicologia #psicoterapia #bambini #trento#COVID2019

CORONAVIRUS E BAMBINI – MI MANCANO I MIEI COMPAGNI…

 

?️ Monica Antoniolli

 

Rispetto alle relazioni, come possiamo aiutare i bambini?

Ebbene si questo virus ci sta togliendo momenti fondamentali di socialità, per noi adulti e per i nostri bambini. A loro manca di certo molto poter vedere i propri compagni di scuola, poterli invitarli a casa a giocare, ridere, correre insieme al parco…tutto questo può avere delle ripercussioni sul tono dell’umore, il benessere psicologico passa tantissimo dalle relazioni: stare insieme, confrontarsi, scherzare, ridere, confidarsi, giocare, leggere le espressioni degli altri ha un effetto benefico su di noi e sui nostri bambini.

Quindi cosa si può fare?

In questo la tecnologia ci aiuta moltissimo, è necessario incoraggiarli a telefonare ai loro amici, messaggi certamente ma soprattutto telefonate, è importante sentire la voce dell’altro, ancora meglio fare videochiamate singole o di gruppo con gli amici: è importante vedersi!

Un’altra idea potrebbe essere scambiarsi video divertenti in cui si saluta l’altro, lo si rende partecipe di un proprio momento della giornata e si condividono attività da fare insieme a distanza ( un video potrebbe essere della canzoncina di Lorenzo Tozzi – Scaccia virus” da imparare, da coreografare e da inviare agli amichetti); e poi disegni da condividere, foto e commenti….spazio alla fantasia!!

? by Robert Collinson @unsplash

#InMente #psicologia #psicoterapia #bambini #trento#COVID2019

CORONAVIRUS…COME PARLARNE AI BAMBINI

 

?️ Monica Antoniolli

 

In questo delicato momento è importante poter parlare ai bambini in modo tranquillo e diretto anche di una situazione nuova e preoccupante come quella che stiamo tutti vivendo. Riuscire a trasmettere la giusta fiducia diventa prioritario, evitare che si formino idee sbagliate o confuse anche, le spiegazioni che possiamo dare loro, chiare e con parole semplici, di cosa sta accadendo possono essere la base poi per comprendere i comportamenti da tenere per la prevenzione del contagio usando modalità giocose, canzoni o video divertenti come quello che vi suggeriamo:

“Missione” di A.Esposito e L. Lavarone

Tutti consigliano di partire da una situazione che i nostri figli già conoscono, ad esempio l’influenza stagionale, in effetti aiuta molto. I bambini conoscono già i sintomi e il modo con cui si trasmette (a contatto con le altre persone, starnutendo, tossendo e più facile se siamo in luoghi affollati…). A questo punto però sarà più difficile spiegare loro che questa volta le scuole restano chiuse, che non si può uscire, andare al parco, andare a far visita ai nonni, agli zii, ai cugini, poter vedere i propri amici e che di fatto è consigliato rimanere a casa….Come si riesce a raccontare questo ai bambini?

Forse l’unica spiegazione (valida anche per noi) è che è una situazione nuova, che anche noi conosciamo poco, che stiamo trovando delle soluzioni (ricercatori, medici, scienziati stanno lavorando per questo), essendo poco conosciuta può preoccuparci, possono ammalarsi tante persone tutte insieme e ci sarebbe molta confusione e fatica dei medici a curare tutti, non c’è ancora una medicina ma ci sono tanti esperti che stanno lavorando per trovare una soluzione.

E’ importante essere sereni ed ottimisti, provare a trovare in questo grosso cambiamento degli aspetti positivi, lo stare insieme a casa, il prezioso tempo che si ha da trascorrere insieme, a svolgere attività nuove, ad ascoltarsi di più e trovare modi diversi per mantenere le relazioni anche a distanza, altro aspetto che vogliamo approfondire.

Se volete affrontare alcune tematiche legate alle paure dei bambini il sito del nostro Ordine consiglia queste Audiofavole ( da radio NBC), poter immaginare un problema ( dei timori) ed usare fantasia e metafore per affrontarlo serve moltissimo.

? by Daniele Levis Pelusi on @unsplash

“Chiedere”

TMI PILLS #3⁣

“Chiedere”

?️ Benjamin Gallinaro

Faccio davvero fatica a chiedere. Non è una cosa che mi viene naturale.

“Mi immagino sempre che l’altro si rifiuti, si scocci. O peggio, che ci rimanga male. ??

Mi vedo già lì, a giudicarmi stupido per aver fatto una domanda a cui avrei potuto rispondere da solo… a sentirmi in colpa per aver amareggiato l’altra persona con la mia richiesta… oppure a vedermi non ascoltato, ignorato.

Anche ieri, prima di scriverti mi sono fatto un sacco di “paranoie”. A un certo punto però ho pensato che c’era la possibilità che tu accogliessi la richiesta con disponibilità. ?

In quel momento mi sono sentito più sicuro, meno vulnerabile, ho fatto un gran respiro e ho inviato il messaggio.” ?️

Accade di osservare, anche nella relazione terapeutica, il momento in cui il paziente inizia pian piano a prendere distanza (differenziare), rispetto alle consuete rappresentazioni negative dell’altro e soprattutto di sè stesso.?

“In questo punto è stato gettato il seme della capacità di vedere le proprie rappresentazioni di sè-con-gli-altri da un’altra prospettiva e considerarle soprattutto credenze profondamente radicate e non mero specchio della realtà.”?

Da qui in poi si supporta la persona a potenziare le parti sane ?? e l’accesso a rappresentazioni più benevole di sè e dell’altro ?, anche grazie a tecniche esperienziali, immaginative, drammaturgiche.

? by Maria Castelli on @unsplash

#InMente #psicologia #psicoterapia #TMI #trento

Bussola – Cosa può offrire la psicoterapia?

TMI PILLS #2⁣

“Bussola” // “Compass” ?

?️ Benjamin Gallinaro

Cosa può offrire la psicoterapia?
A breve termine uno spazio esclusivo e sicuro, in cui le persone possono comunicare, vivere, sperimentare le proprie emozioni e i propri vissuti più intimi.
Mica poco.
Soprattutto in questi tempi in cui la frenesia e la fugacità dei rapporti può mettere a dura prova la possibilità di fermarci e lasciar sedimentare pensieri ed emozioni.
Ragionare su noi stessi, sui nostri bisogni e sul nostro modo di interfacciarci con il mondo che ci circonda.
A lungo termine offre una nuova rappresentazione di sè e della propria vita.
La possibilità di cambiamenti significativi.
Un’attitudine di vitale benevolenza nei confronti di sè stessi e degli altri.
La capacità di muoversi saggiamente tra iniziativa e accettazione.
Migliori relazioni. Minor ansia, tristezza, senso di colpa, vergogna.
Una comprensione più profonda del legame tra mente e corpo.
E la consapevolezza di come quest’ultimo possa essere alleato e non succube ricettacolo dei nostri stati emotivi.
Maggiori gradi di libertà, di autonomia, di esplorazione nella nostra vita personale, familiare e lavorativa.
Una nuova rappresentazione, dove i desideri non sono più un El Dorado irragiungibile, le paludi del rimpianto e della recriminazione, ma diventano bussola per territori possibili.
? by Tim Graf on @unsplash

#InMente #psicologia #psicoterapia #TMI #trento

“Un nuovo solco”⁣

TMI PILLS #1⁣

“Un nuovo solco”⁣

?️ Benjamin Gallinaro

“Non mi concedo mai di esprimere quanto mi fa soffrire la vergogna.⁣

Ne parlo, è vero, provo a raccontarla, ma davanti agli altri tengo il dolore emotivo del sentirmi inadeguata, ben sotto il livello di guardia.⁣

Non devi piangere. Non devi esprimere fragilità. Cosa stai facendo? Ti commuovi? Per così poco? Non è il posto adatto, non è il momento adatto!⁣

Quando ho riportato alla mente quella scena, qualcosa è successo, mi sono sbloccata.⁣
Ho provato un’emozione vivida di tristezza e compassione. Non meritavo quella sofferenza!⁣

Sono entrata in contatto con ciò che desidero autenticamente, sentirmi a mio agio con gli amici, sentire di poter piacere e di essere degna di avere anch’io una relazione affettiva!”⁣

Uno degli obiettivi primari della TMI è accompagnare il paziente attraverso la spessa cortina della sua sofferenza e fargli prendere contatto con i propri desideri.⁣

Aiutarlo a comprendere quali sono le rappresentazioni che lo ostacolano nel perseguirli. ⁣

E infine fornire strumenti per rafforzare le parti sane che lo aiuteranno a tracciare un nuovo percorso di vita nel solco delle sue aspirazioni, inclinazioni e desideri. ⁣

#InMente #psicologia #psicoterapia #TMI #trento