?️ Riccardo Fochesato, Benjamin Gallinaro
Il pensiero ripetitivo desiderante è una strategia cognitiva consapevole che ha origine generalmente a partire dalla presenza, reale o immaginata, di un oggetto desiderato in modo molto intenso e la cui mancanza è particolarmente significativa, ad esempio assumere una sostanza (es. tabacco, un particolare cibo, alcol, sostanze stupefacenti…) oppure finalizzare un comportamento di acquisizione di risorse (es. shopping, gioco d’azzardo, sessualità) o conseguire una condizione (es. vicinanza di una persona, attività fisica).
Il flusso di pensiero ruota attorno all’oggetto desiderato e orienta la nostra attenzione in modo selettivo su di esso e sui comportamenti che plausibilmente potrebbero aiutarci a raggiungerlo.
È bene tenere a mente come questo stile di pensiero possa determinare una minore capacità di ragionamento in termini di pro e contro sia rispetto alle condotte da adottare per raggiungere l’oggetto desiderato, sia al raggiungimento dell’oggetto stesso.
Il pensiero desiderante può caratterizzare anche vere e proprie condizioni psicopatologiche, come il disturbo da uso di sostanze o in generale i comportamenti di dipendenza guidati dal craving, ovvero il desiderio compulsivo di assumere o ottenere un dato oggetto/sostanza/comportamento valutato come estremamente gratificante.
Le caratteristiche del pensiero desiderante sono:
- elaborazione immaginativa (multisensoriale)
- concretezza: meno astratta rispetto altre forme
- impatto emotivo (mantiene craving) e comportamentale (incrementa propensione all’azione)
Le conseguenze di questo stile sono invece:
- amplifica desiderio e senso di deprivazione
- spinge ad agire in favore di gratificazioni immediate
- convinzioni permissive: ricerca di valide ragioni/giustificazioni a sostegno della decisione
- riduzione capacità di autocontrollo
- distorsione processi decisionali: sviluppo di una rappresentazione mentale della realtà in favore dell’abbandono alla tentazione.
Le credenze metacognitive (fallaci) legate alla ruminazione:
- negative:
- incontrollabilità e difettosità della mente
- positive:
- aiuta a sentirsi motivati → in realtà stato tensione provocato diminuisce motivazione
- aiuta a prendere decisione giusta → in realtà solo quella a favore del desiderio
In caso di associazione di questo stile di pensiero con un disturbo da uso di sostanze, o dipendenza patologica da una sostanza, si sono dimostrati particolarmente efficaci diversi modelli di trattamento:
- Terapia Cognitivo Comportamentale
- Terapia Metacognitiva per la gestione dei pensieri
- MBRP (Mindfulness Based Relapse Prevention) focalizzato sulla prevenzione delle ricadute, nel quale vengono fornite strategie per modificare i pensieri legati alla dipendenza, come il pensiero desiderante.
Bibliografia:
- Manfredi, C., Caselli G., Rebecchi, D., Rovetto F., Ruggiero, G.M., Sassaroli, S., Spada, MM (2011). Temperament and Parental Styles as Predictors of Ruminative Brooding and Worry. Personality and Individual Differences, 50(2), 186-191.
- Sassaroli, S & Ruggiero, G.M. (2003). Psicopatologia cognitiva del rimuginio. Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale, 9, 31-45.