?️ Riccardo Fochesato, Ilenia Morreale, Benjamin Gallinaro
La motivazione: uno stimolo all’azione che ci spinge, attiva e mantiene i nostri comportamenti in funzione del soddisfacimento di un bisogno preciso.
Ma è un’unica forza inconsapevole che ci spinge ad agire?
No. ?
Sulla base del lavoro di diversi autori (tra tutti citiamo Giovanni Liotti, Joseph Lichtenberg e Paul Gilbert) la motivazione può essere vista come un costrutto suddiviso in differenti “sistemi”. ?
Queste strutture, presentano una forte componente evoluzionistica e orientano il nostro comportamento in modo da favorire l’adattamento nei vari contesti di vita.
L’attivazione di un sistema avviene quando una condizione o uno stimolo (interno o esterno), elicita il soddisfacimento di un nostro bisogno o desiderio. Ad esempio l’ottenimento di vari tipi di risorse (materiali, simboliche, affettive ecc.). ???
La sua disattivazione invece avviene quando il bisogno alla base del sistema è soddisfatto e gli obiettivi correlati vengono raggiunti. ?
Giovanni Liotti definisce e individua 5 principali Sistemi Motivazionali Interpersonali (SMI) che hanno la funzione di regolare lo scambio sociale e interpersonale dal punto di vista fisiologico, cognitivo e metacognitivo.
Il lavoro di Liotti è fortemente influenzato dalla teoria motivazionale dello psichiatra Joseph Lichtenberg, che definisce per primo i Sistemi Motivazionali come strutture interconnesse e caratterizzate da differenti bisogni di base da soddisfare.
Un altro importante autore da citare, in particolar modo per l’applicazione clinica della teoria dei Sistemi Motivazionali, è lo psicologo Paul Gilbert. Egli sviluppa, nel 2005, la Compassion Focused Therapy (Terapia basata sulla Compassione, CFT), proponendo come fattore cruciale per il cambiamento in ambito di psicoterapia, la modulazione dei sistemi motivazionali e di regolazione emotiva connessi con l’attaccamento.
I Sistemi Motivazionali si collocano all’interno di una più ampia rete, in cui si inseriscono a metà tra i sistemi di base, o rettiliani/arcaici, e le motivazioni conoscitive superiori, che ci permettono di estrarre il significato dalle circostanze, dalle emozioni e dalle interazioni con gli altri esseri umani.
Il flusso dell’informazione ricevuta dall’esterno viene valutato in primo luogo dai sistemi di base (livello 1), dopodiché viene elaborato più accuratamente dai Sistemi Motivazionali Interpersonali (livello 2).
Da qui l’informazione può proseguire in entrambe le direzioni: verso un’analisi più sofisticata da parte dei sistemi superiori (livello 3) oppure tornando ai sistemi arcaici. ??
da G. Liotti, F. Monticelli, “Teoria e clinica dell’alleanza terapeutica. Una prospettiva cognitivo-evoluzionista”, Raffaello Cortina editore, Milano, 2014
Bibliografia:
- J.D. Lichtenberg, F.M. Lachmann, J.L. Fosshage, “I sistemi motivazionali”, Il Mulino, Bologna, 2012
- Liotti, “La dimensione interpersonale della coscienza”, Carocci editore, Milano, 2020
- Liotti, G. Fassone, F. Monticelli, “L’evoluzione delle emozioni e dei sistemi motivazionali. Teoria, ricerca, clinica”, Raffaello Cortina editore, Milano, 2017
- Liotti, F. Monticelli, “Teoria e clinica dell’alleanza terapeutica. Una prospettiva cognitivo-evoluzionista”, Raffaello Cortina editore, Milano, 2014
- Dimaggio, A. Montano, R. Popolo, G. Salvatore, “Terapia metacognitiva interpersonale dei disturbi di personalità”, Raffaello Cortina editore, Milano, 2013
- Dimaggio, P. Ottavi, R. Popolo, G. Salvatore, “Corpo, immaginazione e cambiamento. Terapia metacognitiva interpersonale”, Raffaello Cortina editore, Milano, 2019
- Gilbert, N. Petrocchi, “La terapia focalizzata sulla compassione”, Franco Angeli editore, Milano, 2012